Storia del Comune

Nome abitanti: varapodiesi
Il paese sorse originariamente nell'attuale località "Il Salvatore" intorno all'anno 951. Il nome originario era "Marrapodi" (in greco: Μαραποδιον) mutato in Barapodi, Baropedium, Varapodi e infine Varapodio all'inizio dell'Ottocento. Intorno al 1600 iniziò il trasferimento dell'abitato nell'attuale sede, già occupata dal convento degli Agostiniani. Con decreto del 4 maggio 1811 (numero 922) il paese divenne comune autonomo.
Il paese si trova a un'altitudine di circa 200 metri sul mare, nei pressi dello sbocco del torrente Calabrò nel fiume Marro alle propaggini settentrionali dell'Aspromonte, al confine della Piana di Gioia Tauro, il clima è temperato.
L'economia è prevalentemente agricola (olio, agrumi, ortaggi, frutta) mentre l'industria è presente con opifici a prevalente conduzione familiare ed alcune fabbriche di trasformazione degli agrumi.
Posizione geografica di Varapodio. Coordinate: Latitudine: 38° 18' 56'' (38,315455) Longitudine: 15° 59' 4'' (15,984505) Adagiata ai piedi dell'Aspromonte, in una favorevole collocazione geografica, gode di un clima non eccessivamente rigido d'inverno e raramente afoso d'estate; impiegando circa 20 minuti, chi vi risiede può raggiungere, alternativamente, le spiagge del Tirreno o i Piani dell'Aspromonte. Varapodio si presenta allo sguardo del visitatore sprofondato tra il verde dei suoi boschi e ulivi, che lo circondano creando una barriera naturale, quasi a difenderlo. Offre ampi panorami, grazie alla sua posizione che gli permette di dominare la vasta Piana di Gioia Tauro e i numerosi paesi al suo interno.